E'
sempre estremamente complesso introdurre uno studioso della levatura
di Massimo Agostini per svariati motivi; primo fra tutti i temi che
affronta e in secondo luogo per il modo in cui li affronta. È
altrettanto complesso presentare il suo ultimo libro senza svelarne i
contenuti, la giornalista, Socia del Clan Italia, Sabrina Conti è
riuscita in questa impresa nella sua intervista all'autore che si è
svolta al Salone del libro di Torino.
Quello
che maggiormente colpisce è la metafora del Viaggio, che è metafora
della vita stessa ma anche del percorso iniziatico che ogni
pellegrino compie sul sentiero della Conoscenza. Il libro infatti
inizia proprio con il racconto del viaggio che Massimo compie in
Scozia in compagnia di altri cercatori e questo è il libro che più
di ogni altro scritto dall'autore racconta quello che lui
personalmente ha trovato e si è portato a casa da questa esperienza.
Nell'intervista
viene posto l'accento sulla tematica del Femminino Sacro, tema con
cui l'autore aveva già avuto modo di confrontarsi in passato, ma che
qui esplode in una manifestazione di profonda maturità e
consapevolezza; stimolato dalle domande della giornalista Agostini ci
racconta della Dualità, insita nell'essere umano, e del ruolo che,
all'interno di questo confronto, svolge il Femminile appunto che un
ruolo iniziatico.
Dalla
parole dello stesso autore. “ la Dualità è il mistero che
custodiamo all'interno di noi stessi, è quel sentire da un lato
l'infinitezza del nostro essere e dall'altro il senso fisico della
morte, che rappresenta ed esprime la nostra finitezza in quanto
esseri umani.”
Gli individui fuggono dinnanzi alla morte, fuggono e si
ritraggono i profani, ci fa notare Agostini, ma non gli iniziati.
Al dualismo appartengono anche il Maschie ed il
Femminile che non sono forze o elementi contrapposti, ma le facce di
una medesima medaglia: “la Donna è la sensibilità, potremmo
dire, mentre l'Uomo è l'intelletto che serve a comprendere ciò con
cui, attraverso la sensibilità, ovvero l'Anima, entriamo in
contatto. L'una non può vivere senza l'altra.”
Nella meccanica della realizzazione il Femminile è la
spinta all'azione, quella stessa azione che verrà messa in atto e
pianificata dall'Intelletto, dall'elemento Maschile. In questo è
racchiusa l'essenza della collaborazione tra i due elementi della
dualità, e la natura della loro collaborazione l'autore ce la
racconta ripercorrendo i miti in cui storicamente è stata racchiusa
per poter essere tramandata.
Agostini ci fa notare come i Templi, elementi
appartenenti al mondo materiale e che per antonomasia rappresentano i
luoghi fisici del ricongiungimento ad un Essere Superiore, siano
tutti dedicati ed intitolati ad una Dea; nella storia dell'Ordine del
Tempio era Maria Maddalena, proprio perchè in essa risiedeva la
chiave del ricongiungimento all'Uno. Questo è il valore iniziatico
del Femminile, quel collegamento tra terra e cielo, tra il mondo del
materiale e l'universo dello spirituale. Non a caso l'uomo ha usato
la metafora della Torre, proprio perchè la torre meglio rappresenta,
anche visivamente, quel punto di congiunzione tra cielo e terra;
come la torre di Magdala perchè la Torre è l'Anima che permette,
quando viene scalata, di avvicinarsi a Dio.
È un libro che bisogna assolutamente leggere. Dedicato a chi è già in Viaggio e a chi ha deciso di intraprenderlo.
RispondiElimina