Sassocorvaro 2016
Le
domande rivolte da Andrea Aromatico a Massimo Agostini hanno avuto lo
scopo di evidenziare i tratti salienti dei temi affrontati nel libro:
Primi
fra tutti l'Eros, elemento ripreso spesso all'interno dello scenario
culturale di Agostini, nel testo è uno degli aspetti maggiormente
sviscerati; Aromatico ha proprio voluto che l'autore ci aiutasse a
capire il ruolo dell'Eros all'interno di quel percorso iniziatico
volto alla Conoscenza, in quanto parte di quell'energia
caratteristica del sentire umano.
“L'Uomo,
per sua natura,”
ci spiega l'autore, “ha
esperienza dell'Eros inteso come quel sentimento che se sperimentato
ha il compito di elevare.
Se
prendiamo ad esempio all'interno degli insegnamenti della Cabala
l'albero Sefirotico, notiamo proprio che abbiamo nella parte
inferiore Venere che è la Sofia Inferiore, diversa da Binah che è
invece la Sofia Superiore, e dall'altra parte contrapposta a Venere
abbiamo l'Intelletto Intuitivo che è quello che interagisce.
L'unione
di questi due estremi, o due opposti se vogliamo, è ciò che
permette all'Uomo di elevarsi. L'Eros appunto acquista, in questo
contesto, la caratteristica di quel sentimento che ti fa vibrare il
cuore ma che allo stesso tempo permette all'intelletto di intuire
cosa c'è in quella vibrazione. Ecco che quindi l'Eros diventa
l'elemento attraverso cui si uniscono gli opposti, questo a mio
avviso è la caratteristica fondante di ogni realizzazione. Un unione
che deve essere armonica, una armonia che ci viene insegnata dalla
natura. Il compito dell'Uomo è quello di permettere e lavorare
affinché si compia l'armonia tra i propri desideri e l'ispirazione
divina. E se questa ispirazione viene interiorizzata attraverso una
propria comprensione allora è possibile quell'armonia che permette
all'Uomo una vibrazione simile a quella divina. Questa azione
osmotica tra l'umano propriamente umano e il divino attraverso l'Eros
permette quindi quel processo di consapevolezza il cui effetto non
può che essere una perfetta unione tra interno ed esterno, tra il
mondo materiale e quello spirituale, o più in generale quell'unione
tra gli opposti.
All'interno
di questo discorso in cui stiamo volutamente usando determinati
termini e non altri è scontato che quando parliamo di vibrazione ed
energie dobbiamo sottolineare che non possono esistere energie o
vibrazioni positive o negative tout court, questo è molto
importante. L'opposizione deve sempre essere letta all'interno della
relazione dicotomica e mai come valore assoluto”.
Un altro tema è stato saggiamente evidenziato Andrea
Aromatico prendendo spunto dal libro di Agostini che è il tema della
Magia, anche attraverso la figura di Simon Mago che secondo alcuni
testi potrebbe aver avuto un ruolo in tutta la cerimonia del
supplizio del Cristo. Ma lasciamoci trasportare dalle parole
dell'autore:
“Il
tema della Magia è un tema estremamente interessante, ma anche qui
dobbiamo fare attenzione perché questo termine nel nostro contesto
identifica qualcosa di diverso rispetto a quello di cui parlo nel
libro. Il Mago non è l'illusionista o il cartomante televisivo a cui
siamo abituati a pensare; il Maghi erano personaggi che avevano delle
conoscenze che potremmo definire “Alchemiche” , sicuramente
mediche e farmaceutiche molto evolute. Era sicuramente una magia
legata al sacerdozio, tanto è vero che i sacerdoti dell'antico
Egitto erano sacerdoti-maghi, perché sapevano interagire con le
energie della natura e sapevano governare quelle stesse energie e
sopratutto sapevano, attraverso lo studio di testi, elaborare
unguenti che potevano, come nel caso del ruolo di Simon Mago, dare
uno stato di Morte Apparente; tanto che quel supplizio potrebbe
essere stato un supplizio iniziatico, volto a raggiungere il vero
estremo che è la Morte per conoscere quello che è la via della
morte il cui scopo è solo la rinascita, la resurrezione, che
richiama la rinascita intesa come nel mito di Osiride; risorgere al
fine di generare una nuova vita”.
La
magia è quindi l’arte di modificare la realtà, ma il mago,
per operare, deve anche essere un profondo conoscitore della natura,
dei suoi ritmi, e dei suoi segreti. E' altrettanto vero che la natura
è il prodotto di Dio, e quindi, per essere in armonia con la natura,
occorre essere in armonia con Dio e con il divino. In che modo
esserlo Massimo Agostini ce lo ha spiegato prima.
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