Tutto è sacro
I see you everywhere, in the stars, in the river, to me you’re everything that exists; the reality of everything.Che senso ha, sedici anni dopo il secondo millennio dopo Cristo, occuparsi di magia? Oltre che, beninteso, candidarsi ad un domicilio stabile nei registri del Ridicolo?
— Virginia Woolf, Night and Day
Non la magia dei guaritori delle pene d'amore, da inserzione sui giornaletti, né quella della cartomante vestita da comparsa zingara in un film della Hammer e neppure quella di Houdini il Grande. Queste, in inglese, ricadono tutte sotto magic.
Ma se si aggiunge una k magick diviene Magia dei Padri, conoscenza sapienziale ed inquietudine memore dei Raffaello, dei Leonardo da Vinci, dei Giordano Bruno, degli Isaac Newton, così, tanto per far dei nomi, giù fino a Mozart massone, Einstein lettore attento della Blavatsky, Freud iniziato alla B'nai B'rith, Jung e I-Ching.
Non c'è stato grande artista o scienziato [c'è differenza?] che non abbia avvertito, in modo profondo, leggero, pubblico o privato la necessità di recuperare qualche forma di pensiero magico.
Dove comincia il pensiero magico? Dove finisce, quando finisce? E perché finisce?
Debbo ancora trovare una risposta più perfetta di quella che Pasolini seppe costruire nella sua perfetta Medea.
Chirone centauro narra a Giasone bambino chi è, qual è la sua discendenza, di quale reame potrà vantare il comando. Giasone, ch'è per l'appunto un bambino, si addormenta al sole e come tutti i moderni giunge all'essere Uomo dimentico di sé. Prima di lasciarlo al suo destino, Chirone proverà a spiegargli perché tutto, Tutto, è Sacro.
https://youtu.be/LBPF0F8aF5I
Non c'è nulla di naturale in Natura…
Anni dopo, sotto le mura di Tebe, Chirone e Giasone si incontreranno di nuovo. Ma Giasone è ormai un moderno, urticato dai vestiti, schiacciato dalle architetture, destinato al dolore di ciò che può solo essere perso, senza mai essere stato trovato.
https://youtu.be/x0JyllYpQWs
Ciò che è sacro si conserva, accanto alla sua nuova forma sconsacrata…
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