L’ultima trilogia di Star Wars
è iniziata con: “il risveglio della forza”
e io, da buon cinefilo, soprattutto quando si tratta di film che io
ritengo esoterici, mi sono affrettato a vederlo per scoprire cosa ci aspetta.
Come per tutte le trilogie, il
primo capitolo è una spiegazione di come si sia arrivati alla storia che
seguirà e di che fine hanno fatto gli interpreti principali.
C’è un po’ di tutto: robot
impazziti, spade laser, un nuovo piccolo automa che rifà il verso a C1P8 il
quale apparirà verso la fine del film, la bella nomade con poteri simili ai
Jedi, il ribelle delle legioni imperiali che la seguirà all’inizio per salvare
sé stesso e inseguito per aiutarla un cattivo che si scoprirà legato ai vecchi
personaggi che usciranno allo scoperto via via che il film si snoda.
Sopra di tutto, la forza che si
sta risvegliando da un torpore creato dalla negatività espressa dagli uomini.
Pochi lo sanno ma George Lucas
è, come si potrebbe dire, un iniziato che cerca con un film fantastico di
trasmettere qualcosa. Infatti il concetto di base è un po’ quello dello
Shintoismo, una religione che vede tutto il cosmo, ovvero tutto ciò
che esiste, come pura manifestazione del divino, è dunque una religione dai
caratteri panteistici. Nella religione shintoista ogni cosa è sacra poiché la
materia stessa che costituisce tutte le cose che esistono ha un fondamento
divino.
Anche il Cristo afferma che seguendolo riceveremo cento volte tanto quello che abbiamo dato, la Kabbalah dice che l’entità superiore è la Luce che regola e dà in base a ciò che riceve.
Anche il Cristo afferma che seguendolo riceveremo cento volte tanto quello che abbiamo dato, la Kabbalah dice che l’entità superiore è la Luce che regola e dà in base a ciò che riceve.
Così in Star Wars abbiamo una Luce che
sonnecchia in attesa di nuovi apostoli che riceveranno i doni dei Jedi e
dovranno combattere contro il male che è sempre presente e tenta eternamente di
vincere sul bene.
Il film scorre molto bene fra colpi di scena,
inseguimenti in astronave e combattimenti a colpi di spade laser, inoltre vi
sono alcuni colpi di scena che non voglio svelare per chi non lo avesse ancora
visto, i personaggi sono più o meno gli stessi, invecchiati e più saggi,
escluso il vecchio Ian Solo che continua ad essere l’affascinante delinquente
che è sempre stato.
Se si pensa alle trilogie precedenti si nota
che la ciclicità degli eventi è meravigliosamente rispettata, nella prima serie
abbiamo Annakhin Skywalker che diverrà Jedi, si sposerà, avrà due figli e
distruggerà ogni cosa con la sua superbia e l’abbandono al lato oscuro, nella
seconda Luke Skywalker che cresce, impara a divenire un Jedi conosce la sua
vera famiglia, lotta con il padre e, divenuto Jedi non solo lo batte ma lo
aiuta a tornare nella Luce, nella terza non sappiamo cosa ci aspetta ma son in
attesa per vedere cosa ci attende anche se, a livello esoterico mi sembra un
po’ meno luminosa.
La fine del primo episodio è malinconica con
uno Skywalker che, con il viso sofferente guarda la giovane davanti a lui
cercando di comprendere perché la forza si stia risvegliando e quale pericolo
sta minacciando la Luce.
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