Tutto l’Universo ruota intorno
alla famiglia, quella croce sacra che ci porta ad amare nonostante tutte le
avversità della vita.
Quelle avversità che mettono a
dura prova i rapporti al suo interno, la sua coesione e l’armonia di due o più
cuori che si amano.
Sin dall’antichità la famiglia è
stata simbolo di affiatamento talvolta seguito da bisogni di gruppo, di
autodifesa ma più che altro di organizzazione sociale.
L’uomo caccia, la donna pensa
alla caverna, quella che poi diverrà la casa,
ai campi, ma soprattutto ai figli, i quali rappresentano il continuo
evolutivo della propria vita sociale e religiosa.
Credo che fino alla nascita della
Chiesa la famiglia rimane il simbolo umano e armonioso di ogni popolo,
quell’unione sacra e piena di amore che li avvicina alla vita, quella vita che
gli era stata donata dalla natura universale rappresentata dalla luna e dal
sole.
Un pianeta donna e una stella
uomo, due esempi strani, opposti che non si vedono quasi mai, ma quando si
uniscono donano vita.
La luna, l’oscurità delle
tenebre, quell’inconscio dell’anima che teniamo rigorosamente nascosto; e il
sole, la luce immensa energia che illumina il giorno e che ci porta sicurezza e voglia di vivere.
Ma gli antichi secondo me avevano
compreso che la vera forza della Luna e del Sole era quella di unirsi in un
amoreggiare sublime e candido, al mattino dove il buio e la luce si uniscono
(dopo ore di corteggiamento) per la nascita di un nuovo giorno.
Così i popoli da generazioni
onoravano queste figure con dei, idoli, fate, folletti, druidi, stregoni,
sciamani, ognuno a modo suo cercando di portare avanti la tradizione di questa
unione sacra.
Poi è arrivata la Chiesa che in
un colpo si è impadronita di questo concetto di famiglia, adattandolo ai suoi
precetti, al sol scopo di esser solo lei
la guida universale della vita.
Ha detronizzato Giuseppe dalla
figura di vero padre facendolo però diventare Santo e grande, per aver saputo
sopportare questo peso, ma allo stesso tempo l’ha depositato in un angolo
cercando di rammentarlo il meno possibile.
Immediatamente ha distrutto la
figura della Maddalena riducendola prostituta a peccatrice risanata nell’anima
da Gesù.
Giuseppe e la Maddalena
rappresentano separatamente il Sole e la Luna, quei due aspetti Sacri che non
devono esser visti, ansi amati ma non rappresentanti della famiglia.
Innalzando giustamente Maria e
Gesù, ugualmente rappresentanti di Luna e Sole, ma Madre e figlio e quindi
lontani dalla famiglia e quella passione amorosa che fluisce con energia tra
due corpi per sfociare all’amore assoluto e Divino.
Infatti Giuseppe discendente di
Davide, fu recluso a mestiere di falegname; un mestiere non urlato ma sospirato
con cautela, per non far pensare all’importanza di quel lavoro.
Un mestiere molto importante,
onorevole e dedito alla antica arte della costruzione sia materiale che
mentale.
Dedicata ad una elevazione
massima per quei tempi in cui le stelle facevano da guida per le costruzioni
terrestri.
Mentre Giuseppe diventava
patrigno per ben due volte (sposo per la seconda volta, e nascita di Gesù
grazie allo Spirito Santo) la
Maddalena veniva cancellata e spogliata della sua sacralità
essenziale per l’equilibrio della religione famigliare (sacerdotessa).
Per fortuna la Maddalena ha dimostrato,
e lo dimostra tutt’ora con i fatti che era ed è la persona dopo Maria più
vicina a Gesù e alla famiglia, di cui si è fatta protettrice scappando e
sacrificando la propria vita per l’amore Eterno.
La Maddalena che ha difeso la
famiglia fino alla fine, che ha pianto per il suo amato crocefisso, che si è
disperata per la sua scomparsa al sepolcro per poi innalzarsi alla gioia appena
riconosciuto, una donna che nonostante le avversità della vita ha sempre difeso
il vero valore della famiglia.
Quella famiglia che l’ha ripagata
morendo per lei, subendo soprusi e torture.
Quella famiglia che in un primo
momento (formando i templari) è corsa a cercare verità nascoste, quella
famiglia che era ed è ancora nascosta per elevare un giorno il vero significato
di famiglia (almeno lo spero).
Concludo dicendo che Giuseppe e la Maddalena per me
rappresentano i due incastri per rinforzare quei valori di cui la famiglia ha
bisogno oggi.
Non conta se sei amato conta se
tu ami, conta il saper vivere con rispetto e sincerità verso i propri cari e il
prossimo, senza nascondere sotterfugi che inducono al distruggere tutto ciò.
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