lunedì 14 agosto 2017

Chi fu il Primo Gran Maestro dei Templari? di Massimo Agostini

L' ipotesi immagina i Pagano normanni e di stirpe Ebura, che è documentato fosse una popolazione presente in Normandia, area della attuale Evry, e britannica, area della attuale York.
Ovviamente è una delle tante ipotesi, quella accredita dagli accademici universitari sappiamo essere solo quella francese.
Riteniamo interessante fare riferimento a quanto emerge dagli studi del professor Mario Moiraghi. In epoca crociata molti stesero resoconti e cronache. Uno dei più famosi fu Guglielmo di Tiro, monaco e studioso francese.
Nella sua versione originale della Historia rerum inpartibus transmarinis gestarum, afferma che i fondatori dell’ordine templare furono:
Hugo de Paganis et Gaufridus de Sancto Aldemaro.[Ugo dei Pagano e Goffredo di Santo Audemaro].
Una versione tradotta in provenzale molto più tarda, aggiunge arbitrariamente un dettaglio.
Li uns ot non Hues de Paiens delez Troyes; li autres Giefroiz de Saint Omer.[L’uno ha nome Hues de Paiens presso Troyes, l’altro Giefroiz di Saint Omer].
Quel “delez Troyes” potrebbe aver falsato tutte le successive ricerche storiche e attributo ad Ugo deiPagano degli impropri natali francesi.
Come scrive Mario Caravale (Dizionario Biografico degli Italiani: LVII Giulini – Gonzaga. Roma,2001) su Ugo II, detto degli Eb(u)riaci da Vecchiano, morto avanti il 30 maggio 1136, i documenti pisanidicono in realtà assai poco, come se la sua attività si fosse svolta prevalentemente lontano dallacittà. “(…) Chiamato nei documenti con il soprannome di "Eb(u)riaco", egli era figlio di un altroUgo che, nel penultimo decennio del secolo XI, aveva fatto parte della schiera dei principalisostenitori pisani di Enrico IV. Intorno al 1090, però, aveva aderito all'azione pacificatrice esercitatadal vescovo di Pisa, Daiberto, sostenitore e collaboratore di Urbano II e Matilde di Toscana(duchessa di Lorena, figlia di Berta di Lotaringia, sepolta a Lucca nel 925, e zia di Goffredo diBuglione) e da allora era tornato a intrattenere ottimi rapporti con il vescovado, che fino a tutta laprima metà del secolo XII fu il primo centro d'autorità della civitas, della quale era il rappresentanteistituzionale verso l'esterno”.
Ugo di Pagano era un influente banchiere ed armatore di Pisa; è ricordato come l’ammiraglio ed armatore che mise a disposizione la sua flotta perla crociata delle Baleari nel 1115 sia da Paolo Tronci in “Annali Pisani”, ed. Vannucchi, Pisa, 1829,sia nel “Liber maiolichinus de gestis pisani populi”, (traduzione di Pietro Loi di un manoscrittoconservato presso la Biblioteca Universitaria di Pisa, ed. Giardini, Pisa, 1964).
Organizzare una crociata era veramente complesso da un punto di vista logistico in quell'epoca: solo pensare a 120 navi messe a disposizione da Pisa su una flotta commerciale stimata di circa 400 navi.
Interessante il lavoro di ricerca di Massimo Agostini nel libro "Et in Arcadia Ego: i miti dei Popoli del Mare", Tipheret Editore - Gruppo Bonanno 2017, nel quale, attraverso i documenti di un'antica famiglia nobile pisana, offre suggestive ipotesi sull'origine dell'Ordine dei Templari e sul ruolo di Pisa nelle Crociate.

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