Tra
gli ospiti al Salone Internazionale del Libro di Torino anche il Clan Sinclair.
Il Presidente Tiziano Busca ha tracciato la storia della famiglia Sinclair nel
corso dei secoli. E ha ricordato le tante iniziative che sono state fatte in
questi pochi anni di vita del Clan in Italia. «Perché la cultura non è solo
rigore, la cultura è anche leggerezza. E cosa di più leggero che chiedere chi
siamo in buona compagnia. Perché la ricerca di senso è ancora più incisiva se
sottratta alle accademie che annoiano. Bisogna appropriarsi di temi seri,
intensi, che riguardano il dna del nostro esserci, per non fermarsi nelle
strade dell’errore, né in quelle del consumo». Il vicepresidente Massimo
Agostini si è soffermato sul femminino nella storia sacra dell’Occidente, di un
femminino negato, nascosto eppure sempre presente sotto traccia. Una linea di
ricerca, ecco perché l’invito al Salone del Libro, che si articola anche in un
saggio di prossima uscita, «Nel nome della Dea», quinto titolo della Collana De
Lantaarn, in pubblicazione per le edizioni Tipheret di Catania. Mauro Cascio ha
infine ricordato, a proposito di ricerca rigorosa e di leggerezza, Giuseppe Da
Cupertino, il Santo dei Voli. Che è una figura che allontana chi ha un
approccio razionale alle cose e al mondo. Ma che avvicina quando si tratta di
una passione che divora, quella per la Conoscenza, di una voglia di pienezza
che è già solo questa santità. Così che Giuseppe da Cupertino può essere come
il tappeto che chiedevamo da piccoli in regalo per la Befana: è magico pure se
non vola.
Era
presente anche Karl Sinclair, figlio di Ian, storico e archivista del Clan. «It was an honor
for us to attend and see all the hard work that the Clan Sinclair Italy has
done e continue to do. Although it was a short trip, we were welcomed warmly by
everyone we met and look forward to seeing everyone again at the Clan gathering
at the end of June».
per tutte le foto dell'evento : https://www.facebook.com/media/set/?set=a.987209851291804.1073741890.734996896513102&type=3
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