Dal 11 Maggio 2017 al 26 Novembre 2017
VENEZIA
LUOGO: Chiesa di Maria Maddalena
In occasione della 57ma Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Zuecca Project, galleria d’arte che promuove progetti di artisti internazionali contemporanei, è orgogliosa di presentare «Sundoor at World’s End», esposizione dell’artista americano Slater B. Bradley. La mostra avrà luogo presso La Maddalena (Chiesa di Maria Maddalena) a Venezia dall’11 maggio al 26 novembre,.
Slater B. Bradley è un artista californiano nato a San Francisco nel 1975, ma ormai berlinese d’adozione dove vive e lavora dal 2014. Appena trentenne è assurto all’attenzione internazionale con una performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2005, ma già l’anno prima aveva fatto parlare di sé con la partecipazione alla Biennale Whitney, sempre a New York. Da allora ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, riscuotendo ovunque un grosso interesse. Ora approda in Laguna con una serie di lavori astratti che oscillano tra pittura e fotografia, chiamati ‘Shields’, scudi, a cui sta lavorando dal 2015.
Si tratta di una serie di quadri astratti che Bradley ha chiamato “Solar Shields”. Usando un pennarello color oro, l’artista ha ricoperto ogni Shield con decine di migliaia di segni, linea dopo linea, trasferendo la sua energia direttamente sulla tavola. Le immagini di base funzionano come registrazioni visuali ispirate dai viaggi metafisici di ascensione spirituale intrapresi da Bradley. Nascosti completamente dalla mano dell’artista o parzialmente scoperti in qualche frammento, gli scudi si trasformano in un campo di eterea energia dorata, che evocano le onde elettromagnetiche, l’acqua spirituale e un’aurea luminosa interiore.
Nell’intenzione dell’artista, la serie unisce la dimensione materiale e spirituale. Per Bradley, infatti, «Gli scudi hanno le misure della sezione aurea e giocano con i codici numerici. In particolare l’installazione alla Maddalena dialoga con i movimenti planetari e gli allineamenti dello Zodiaco. Gli scudi sono in armonia con la ‘lex naturalis’ e diventano un mezzo di trasmissione dimensionale di energia.
Per questa installazione l’artista ha posizionato 7 Shields creati nei due anni precedenti; sei ‘Solar Shields’ nelle cappelle e un ‘Magnetic Shield’ sull’altare Sud della chiesa della Maddalena, collocati su cavalletti progettati per l’occasione.
Le opere di Bradley riguardano temi d’icone culturali, trascendenza e ricostruzione/decostruzione di simboli. Per questo progetto si è concentrato su icone spirituali e sulla figura di Maria Maddalena, ‘l’apostola degli apostoli’, integrando l’iconografia della Santa e il simbolismo legato alla Donna, divina energia femminile, e la Luna all’interno della stessa esibizione.
L’artista presenterà anche una nuova scultura, ispirata direttamente all’architettura circolare della cupola della Maddalena, intitolata Crystal labirinth (La Maddalena). L’opera è realizzata con 888 cristalli di quarzo rosa che formano un labirinto del diametro di 7 metri, il cui centro è allineato direttamente sotto l’oculo della chiesa. I visitatori saranno invitati a intraprendere un viaggio spirituale illuminando il loro cammino interiore e la loro coscienza legata al cuore. La Rosa simboleggia una nuova alba, la risurrezione della luce e un nuovo inizio di vita.
Bradely ha collaborato con Dustin O’Halloran, il compositore vincitore di una nomination all’Oscar, per creare un’installazione sonora che affianca l’esposizione. Inoltre, «Sundoor at World’s end» includerà un poema letterario scritto da John Major Jenkins, uno studioso del calendario usato nella cosmologia Maya. Il testo approfondirà l’dea del ‘Sundoor’ e le mitologie riguardanti le trasformazioni della coscienza.
Slater B. Bradley è un artista californiano nato a San Francisco nel 1975, ma ormai berlinese d’adozione dove vive e lavora dal 2014. Appena trentenne è assurto all’attenzione internazionale con una performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2005, ma già l’anno prima aveva fatto parlare di sé con la partecipazione alla Biennale Whitney, sempre a New York. Da allora ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, riscuotendo ovunque un grosso interesse. Ora approda in Laguna con una serie di lavori astratti che oscillano tra pittura e fotografia, chiamati ‘Shields’, scudi, a cui sta lavorando dal 2015.
Si tratta di una serie di quadri astratti che Bradley ha chiamato “Solar Shields”. Usando un pennarello color oro, l’artista ha ricoperto ogni Shield con decine di migliaia di segni, linea dopo linea, trasferendo la sua energia direttamente sulla tavola. Le immagini di base funzionano come registrazioni visuali ispirate dai viaggi metafisici di ascensione spirituale intrapresi da Bradley. Nascosti completamente dalla mano dell’artista o parzialmente scoperti in qualche frammento, gli scudi si trasformano in un campo di eterea energia dorata, che evocano le onde elettromagnetiche, l’acqua spirituale e un’aurea luminosa interiore.
Nell’intenzione dell’artista, la serie unisce la dimensione materiale e spirituale. Per Bradley, infatti, «Gli scudi hanno le misure della sezione aurea e giocano con i codici numerici. In particolare l’installazione alla Maddalena dialoga con i movimenti planetari e gli allineamenti dello Zodiaco. Gli scudi sono in armonia con la ‘lex naturalis’ e diventano un mezzo di trasmissione dimensionale di energia.
Per questa installazione l’artista ha posizionato 7 Shields creati nei due anni precedenti; sei ‘Solar Shields’ nelle cappelle e un ‘Magnetic Shield’ sull’altare Sud della chiesa della Maddalena, collocati su cavalletti progettati per l’occasione.
Le opere di Bradley riguardano temi d’icone culturali, trascendenza e ricostruzione/decostruzione di simboli. Per questo progetto si è concentrato su icone spirituali e sulla figura di Maria Maddalena, ‘l’apostola degli apostoli’, integrando l’iconografia della Santa e il simbolismo legato alla Donna, divina energia femminile, e la Luna all’interno della stessa esibizione.
L’artista presenterà anche una nuova scultura, ispirata direttamente all’architettura circolare della cupola della Maddalena, intitolata Crystal labirinth (La Maddalena). L’opera è realizzata con 888 cristalli di quarzo rosa che formano un labirinto del diametro di 7 metri, il cui centro è allineato direttamente sotto l’oculo della chiesa. I visitatori saranno invitati a intraprendere un viaggio spirituale illuminando il loro cammino interiore e la loro coscienza legata al cuore. La Rosa simboleggia una nuova alba, la risurrezione della luce e un nuovo inizio di vita.
Bradely ha collaborato con Dustin O’Halloran, il compositore vincitore di una nomination all’Oscar, per creare un’installazione sonora che affianca l’esposizione. Inoltre, «Sundoor at World’s end» includerà un poema letterario scritto da John Major Jenkins, uno studioso del calendario usato nella cosmologia Maya. Il testo approfondirà l’dea del ‘Sundoor’ e le mitologie riguardanti le trasformazioni della coscienza.
commento personale:
Per
quanto riguarda la mia esperienza è stato molto emozionante trovare
finalmente aperta questa chiesa dopo molte volte a Venezia e sono
rimasto molto molto stupito quando ho varcato la soglia e ho visto sul
pavimento la riproduzione del Labirinto Ermetico presente in molte
chiese antiche , una su tutte la Cattedrale di Chartres .
Nella
tradizione il Labirinto ha una funzione magica ed è uno dei segreti
attribuiti a Salomone; nella Bibbia ne viene descritto uno nel cortile
davanti al Tempio di Salomone. Per questo motivo alcuni labirinti
presenti nelle cattedrali, fatti da una serie di cerchi concentrici
interrotti in alcuni punti, sono chiamati “Nodi (o labirinti) di
Salomone”. Secondo gli alchimisti il percorso conduce all’interno di se
stessi , verso una specie di santuario interiore e nascosto. L’arrivo al
centro introduce in una dimora invisibile, che ciascuno può immaginare
secondo il proprio intuito. All’interno di questo centro si opera una
vera e propria trasformazione dell’io, che si afferma sulla via del
ritorno, nel passaggio dalle tenebre alla luce.
un saluto a tutti e buon “Viaggio”
Massimiliano
Quanto l'ho guardata Dio Mio. Sognando di poter entrarci. E ci entrerò. È il tempo grazie
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