L'epistème è il nostro destino.
Ma l'espressione della verità eterna è figlia essa
stessa dell'errore. I messali delle messe gnostiche contemporanee e
l'eucarestia sono qui per dirci questo. Non ha senso parlare di un prima, non
ha senso parlare di un dopo, non ha senso parlare di un tempo che sono io a
porre, è la mia coscienza che interpreta l'eterno nel tempo. Siamo destinati
alla nostra origine. Ma l'Origine non è qualcosa da cui proviene il mondo,
quanto invece la venuta, ogni volta una, di ogni presenza del mondo. Un tesoro
si è depositato nel letto di un fiume. Lo raccontano Leadbeater, Doinel,
Ambelain. Pepite di saggezza. I filosofi, gli iniziati, sono un po' come zio
Paperone che ha fatto la sua fortuna partendo dal Klondike.
Una nuova corsa all'oro. C'è chi si attarda nelle
agenzie di viaggio, e sogna la meta collezionando depliant. E c'è chi parte
Le parole dell’autore: Il vacillare del senso è la solitudine del viandante
che non ha una strada e tutte le tenta, il senso, invece, è la vetta. Da lì
vedi che andavano bene tutti i sentieri. Ci sono quelli più lunghi e più
facili, ci sono quelli più pericolosi ma immediati. Tutti però portano in cima.
E la cima è quel luogo dove il senso non vacilla più, dove la paura è ridotta
al silenzio, dove la solitudine è pienezza, dove finalmente il viaggio, il
viaggiare e il riposo sono la stessa cosa.
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