sabato 23 settembre 2017

CENNI SULLA CAPPELLA SAN SEVERO - Parte VII (e ultima) Gennaro Natale


Il pavimento della sacrestia antistante la scala che conduce alla Cavea, ricorda un labirinto (da notare che le linee bianche marmoree sono senza soluzione di continuità, lavoro impossibile da realizzare da un unico blocco di marmo; infatti nella sua ricerca alchemica il Principe avrebbe inventato una sorta di "marmo sintetico" da colare per fusione).
Com'è noto il viaggio labirintico verso la rigenerazione è legato alla rappresentazione della caverna. In qualunque civiltà riappaiono i miti legati al labirinto e alla caverna, miti che ripropongono il tema della Morte Mistica e della successiva Rinascita (C.G. Jung, ravvisa nella caverna un simbolo del grembo materno; in tal modo la caverna appare anche come l'uscita verso la vita).
La caverna iniziatica non è buia, ma è illuminata dal suo interno, così che l'oscurità regna proprio fuori di essa.
Occorre ricordare che nella Cavea Raimondo voleva porre la lampada eterna dei Rosacroce, poiché il mondo profano è sempre associato alle tenebre esterne e la seconda nascita considerata un'illuminazione.
Quando il labirinto è collegato con la caverna, questa ne rappresenta il punto centrale, cioè corrisponde all'idea di centro spirituale e si accorda al simbolismo del cuore.
Questa nuova nascita è l'Iniziazione, nel simbolismo cristiano il Battesimo.
Alchemicamente la Cavea rappresenta il "Vaso di Ermete".
Ma l'elemento significante, il compimento di questo percorso iniziatico è rappresentato dal "Cristo Morto".


La posizione attuale della statua al centro della navata non è quella che il Principe Raimondo avrebbe voluto per quest'opera, che infatti doveva essere posta nella cavea sotterranea illuminata da due lampade perpetue, invenzione dello Raimondo (è documentato che avesse scoperto una fonte di illuminazione autorigenerantesi), come lui stesso scrisse all'abate Nollet: "In mezzo alla Cavea sarà posta una statua di marmo a grandezza naturale, rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto di un sudario trasparente della stessa pietra della statua, ma fatto con tanta arte, che ingannerà i più abili osservatori. E' l'opera di uno dei miei Scultori, Giuseppe Sammartino, giovane napoletano che promette di rendere celebre il suo nome nell'arte della Scultura...".
Raimondo voleva collocare il "Cristo Morto" nella Cavea, che rappresenta l'immagine della grotta, della caverna e massonicamente la "Camera di Mezzo" dove avviene l'Iniziazione a "Maestro", il terso e ultimo grado della Massoneria "Azzurra" o simbolica. (Solo i Maestri Massoni riusciranno a comprenderne appieno il significato di questa rappresentazione).
E' possibile però dire che la morte è la nascita ad una nuova vita e la morte iniziatica è rinascita ad uno stato di essere totalmente diverso che trascende il mondo profano.
Lo stesso concetto di morte è presente nella parola sacra del terzo grado della massoneria simbolica. Questa parola significa letteralmente prodotto della putrefazione e dà l'idea della condizione necessaria al principio di una nuova esistenza. Infatti l'iniziato che deve morire misticamente per nascere a nuova vita è ben figlio della morte, generato dalla corruzione.
La morte di Cristo simbolicamente rappresenta la "Putrefatio" degli alchimisti, ovvero l' "Opera al Nero" nel processo alchemico che precede il ritrovamento della Pietra Filosofale, cioè il ritrovare se stessi.


 Un accenno, infine, alla volta affrescata, opera di Francesco Maria Russo (1749). I colori vivi e raggianti usati dall'artista sono frutto di una formula inventata dallo stesso Raimondo di Sangro, e ancor oggi, dopo oltre duecentocinquant’anni, la patina del tempo non sembra averli offuscati: pare incredibile che gli azzurri, i verdi, gli ori dell’affresco siano ancora così intensi. Non sono mai stati restaurati.
Da un punto di vista simbolico, riveste particolare interesse il triangolo equilatero che – insieme alla colomba – domina il centro della scena. Tale figura geometrica è infatti pregna di significati: se nell’universo cristiano rappresenta la Trinità, nel sistema dei pitagorici la lettera maiuscola delta, dalla forma triangolare, è il simbolo della nascita cosmica, mentre nella cultura massonica il segno è distintivo del Maestro Venerabile.
Grazie a tutti coloro i quali hanno voluto seguirmi in questo viaggio all'interno della Cappella San Severo

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