3. Gesù disse, "Se i vostri capi vi diranno,
'Vedete, il Regno è nei cieli', allora gli uccelli dei cieli vi precederanno.
Se vi diranno, 'È nei mari', allora i pesci vi precederanno. Invece, il Regno è
dentro di voi e fuori di voi. Quando vi conoscerete sarete riconosciuti, e
comprenderete di essere figli del Padre vivente. Ma se non vi conoscerete,
allora vivrete in miseria, e sarete la miseria stessa.
5. Gesù disse, "Sappiate cosa vi sta davanti agli
occhi, e quello che vi è nascosto vi sarà rivelato. Perché nulla di quanto è
nascosto non sarà rivelato."
66. Gesù disse, "Mostratemi la pietra scartata
dai costruttori; quella è la chiave di volta."
Parlando
con Gabriele che voi sapete essere primario Cardiochirurgo e nel mentre gli
chiedevo dov'era stato a Bologna mi ha spiegato che ha partecipato ad una
sessione di lavori dal vivo per misurare la quantità di sangue che è necessaria
a preservare un organo come il fegato per fare il trapianto da vivente che come
sappiano è un organo altamente vascolarizzato, e quindi tagliarne un pezzo non
è semplice da un punto di vista chirurgico, è possibile, lo fanno, l’intervento
è molto complesso, complessità nella quale non voglio addentrami in questo
momento; ma, quello che a noi ora interessa è il problema fondamentale cioè
quanto sangue serve perché quell'organo continui a vivere?
La
nostra natura è in grado di calcolare ciò che serve all'organo per essere
ancora un organo sano e questa espressione mi ha colpito perché ho detto ma il
fegato non ha cervello non è un organo che ha un intelligenza per cui anche una
persona stupida può avere un organo che si auto regolamenta e vive, e la
risposta è stata si il problema non è l'intelligenza della persona è la
perfezione della natura. Da questo racconto, che mi ha colpito molto, vorrei
iniziare una mia riflessione:
Quando
noi parliamo di un processo alchemico noi abbiamo la consapevolezza che avviene
la trasformazione attraverso un processo che è l'unione di elementi che si
manifestano sotto altre forme e che diversamente dall'origine assumono momenti
di trasformazione e di sublimazione. Ma l'elemento originale resta è tale,
l'uomo in se raccoglie tutta quella capacità e quella energia che si manifesta
in tutto ciò che noi vediamo attraverso i nostri occhi ma sappiano essere anche
in noi ed è vero quello che dice Fabio non si può cercare la risposta nel
segreto perché il segreto in se non è una entità che deve portarci ad
interrogare; il segreto va letto nella semplicità dei gesti attraverso i quali
leggi la tua vera natura.
Che
cosa facciamo noi qui?
Noi
abbiamo un segreto per caso da comunicare?
No!
noi facciamo la lettura semplice di ciò che è stato descritto e che è manifesto
ma che su un percorso gnostico lo leggiamo in maniera razionale su un percorso
dogmatico lo leggiamo attraverso un Mistero. Che cos'è il mistero della Fede?
Quando da un punto di vista rituale si compiono gesti che appartengono ad un
percorso anche di natura religiosa e di natura legata ad un credo che è quello
Cattolico, che cosa facciamo? Seguiamo un rituale, entriamo in chiesa, ci
sediamo, facciamo il segno della croce, partecipiamo con preghiere e con canti
a quella che è la comunione che viene guidata a quello che è il rito che viene
guidato da un sacerdote e noi partecipiamo con un'empatia forte a quello che è
una dimensione sacra per noi e dove si chiude l'elemento più importante di
questo nostro partecipare? Quando ad un certo punto si manifesta l'eucarestia
dove il corpo ed il sangue di Cristo si trasformano nel Pane e nel Vino. Perché
c'è questo gesto? E chi lo ha manifestato? Dove nasce?
Bassorilievo della controfacciata della Cattedrale di
Notre-Dame di Reims in cui è raffigurato l’incontro tra Melchisedec ed Abramo
Nasce
su una via Sacra; nasce attraverso questa natura nell'uomo che non nasce e non
muore ma che è raccontata: Abramo era il Sacerdote dell'Onnipotente, Melchisedec era il Sacerdote dei Sacerdoti e
Re della città di Gerusalemme, non si hanno le origini di Melchisedec si hanno
le origini della genia di Abramo. Ma quando ad Abramo venne catturato il figlio
Lot decise di scendere in battaglia contro la tribù che gli aveva preso il
figlio e lo libera. Melchisedec che era il Re di Gerusalemme lo incontra, gli
va incontro e insieme celebrano il momento con il Pane e il Vino. Melchisedec
Sacerdote dei Sacerdoti Abramo Sacerdote degli uomini, l'Uomo e il Dio che si trovano a manifestare
in una unica realtà l'elemento pregnante di quello che è la comunione che noi
da uomini tendiamo verso l'alto che avviene in questo processo di
trasformazione. La stessa cosa avviene in una via gnostica dove noi ci rendiamo
conto che il compimento del nostro lavoro è un compimento che appartiene alla
nostra dimensione di uomini ma Sacri. Perchè in quel percorso noi sviluppiamo
la sacralità, come in questo momento che, con attenzione, cerchiamo di
proiettarci in una dimensione non solo iniziatica ma alchemica di penetrazione
di quello che è l'elemento della comunione e dell'unità di quello che noi
viviamo. E qui adesso voglio chiudere questo mio intervento riferendomi alle
parole dei Vangelo:
“Quando il potente disegno dell'evoluzione giunse a compimento ed il
piano fu completato, la Creazione giunse al termine. Gli esseri viventi, i
guardiani della legge e le schiere ardenti svanirono nel fuoco divino. I sette
spiriti di Dio ed i suoi eserciti angelici si fusero nella luce delle luci e
l'Uomo perfezionato e glorificato ritorna nella casa del Padre, nella beatitudine
trascendentale, per regnare in eterno con lui. L'intera creazione si è compiuta
e santificata ed è ritornata nel silenzio del tutto uno.”
In
una via gnostica che cosa facciamo noi? Seguiamo un rituale. Compiamo dei
gesti, abbiamo un libro sacro, abbiamo una squadra che è l'uomo ed abbiamo un
compasso che è la creazione; quando questi tre elementi si trovano nella
dimensione di apertura e di comunione noi abbiamo compiuto il lavoro ed abbiamo
raggiunto quella comunione, quella eucarestia tra il corpo dell'uomo e
l'elemento del superiore che ci porta ad essere Il tutto in uno.
Abbiamo
compiuto il lavoro, abbiamo trovato il nostro segreto, è un segreto che noi
abbiamo percorso e a quel punto l'elemento della morte non è un elemento di
trasformazione di fisicità è una elevazione della nostra natura.
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