mercoledì 18 novembre 2015

Nel Nome della Dea di Massimo Agostini Vice Presidente del Clan Sinclair Italia



Il primo titolo della collana Sinclair dell'editore Bonanno socio del Clan Sinclair Italia, l'ultimo libro di Massimo Agostini il nostro VicePresidente. Il libro tanto atteso dai numerosi lettori e lettrici di Massimo Agostini il cui libro precedente, “Il Mistero di Maria Maddalena” è andato letteralmente a ruba. A brevissimo quindi sarà disponibile “ Nel nome della Dea”.
Sarà nostra cura informarvi sulla sua uscita.

Conclusioni del Presidente Tiziano Busca all'incontro Le Strade dell'Anima

Un altro grande successo targato Clan Sinclair Italia sabato 14 novembre a Milano che ha visto la presenza di oltre 100 persone intervenute alla conferenza “Le Strade dell’Anima”.

In attesa che venga pronto l’audio della conferenza tra un paio di settimane, le parole del Presidente del Clan Sinclair Italia Tiziano Busca nel suo intervento conclusivo di questa intensa mattinata densa di riflessioni e contenuti.

Grazie a tutti voi di essere intervenuti così numerosi ad una manifestazione che il Clan Sinclair Italia ha organizzato nella persona del suo responsabile lombardo Douglas Swannie con l’auto del nostro socio Fausto Casiraghi.
E’ un grande onore essere qui a testimoniare questo impegno nei confronti della Conoscenza, purtroppo il mondo oggi è stato sconvolto con la notizia di un attentato terroristico a Parigi con più di un centinaio di morti, mi sento di chiedervi di osservare insieme un minuto di silenzio per rispetto a questa tragedia che coinvolge l’umanità intera, e quei valori che appartengono a quel sentire che ci accomuna.




Quello che sentiamo in questo momento è il sentimento intimo di chi percorre questa via iniziatica, ma soprattutto di chi molte volte è chiamato a dare risposte ad una domanda non banale, ma che comunque nasconde l’incapacità di raccogliere quel senso di tradizione e di appartenenza, quando ci si chiede ma che cos’è l’essere Templare? che cosa significa l’Associazione Clan Sinclair Italia? che ricorda la presenza di un fenomeno che storicamente secondo come viene detto è scomparso circa 700 anni fa.

Credo che i discorsi di questa mattina, e le profonde relazioni che sono state portate alla nostra attenzione diano alla nostra Associazione un senso di grande attualità, e rispondano a quelle domande che aleggiano nell’aria e nella mente di chi ci incontra o sente parlare di noi per la prima volta.
Anche se gli argomenti possono sembrare appartenenti ad una storia lontana, in realtà appartengono alla sfera dell’attualità, a quello che è un significato profondo, oggi molto più pregnante di quello degli anni scorsi, sono la piattaforma di dialogo su che cos’è il significato della via iniziatica, su che cosa significa il percorso della trasformazione, su che cosa è il misurarci nei confronti di una dimensione che non abbandona il mondo profano, ma che si misura attraverso un proprio percorso con quanto di negativo troviamo in un mondo che ha abbandonato una via di dialogo con se stessi e verso il superiore.
L’uomo ha perso la capacità di guardare dentro se stesso, l’uomo ha perso la capacità di guardare verso l’alto, e questo è un limite che respiriamo in una maniera costante e che limita sicuramente la nostra capacità di aprirci in una dimensione fraterna che molto probabilmente darebbe ricchezza ed energia, che ci limita nel concederci ad una dimensione ed a un area che è propria non solo di coloro che viaggiano guardando la pietra ma anche di coloro che viaggiano cercando di trovare uno spazio in quelle regole che ci ricordava prima il fratello Boaretto con grande sensibilità e intelligenza, regole che appartengono alla quotidianità dell’uomo maturo, saggio e consapevole di tutti gli elementi che fanno del nostro quotidiano e del nostro divenire.

Noi abbiamo paura di guardare al futuro oggi ancora di più perché ci rendiamo conto che pur avendo tutti gli strumenti in mano pur avendo la forza, la capacità e la tecnologia di leggere ciò che accade in questo momento a migliaia di kilometri di distanza, magari attraverso un drone,  non sappiamo che cosa accade qui accanto a noi perché questa permeabilità del non dialogo ha creato tante scatole che tra di loro non hanno l’elemento di comunione che è la Parola.

I relatori di oggi ci hanno ricordato proprio questo, che l’uomo ha la Parola ed io credo che ci sia in questo una ragione profonda perché all’interno della parola si nascondono tutte le arti liberali, perché attraverso di essa trasferiamo conoscenza, trasferiamo un messaggio di sapere. Ed è per questo che io ringrazio tutti voi ancora una volta, perché siete stati qui attenti uditori ma soprattutto ringrazio gli organizzatori di questo incontro che ci hanno spinto a raccogliere questo invito di questo evento che non voleva essere nulla di più di un dialogo per darci modo di rendere attuale, per quanto sia possibile, un messaggio, che sebbene scritto nella pietra sicuramente continuerà a dare frutti al pari di quelli che nei secoli si sono manifestati.

Ringrazio questa bellissima produzione musicale dell’Opera Templaria ad opera di Margò Volo accompagnata dagli artisti che si sono esibiti e non solo, ringrazio soprattutto l’attenzione con cui sono stati scelti i brani, la loro interpretazione ma soprattutto la significatività con cui ha accompagnato le nostre riflessioni; lo dico perché a 700 anni di distanza ancora parliamo di un personaggio che è stato il De Molay, lo dico perché ancora oggi si parla di templarismo, lo dico perché ci rendiamo conto che quella scuola che è stata più volte spinta al silenzio è ancora oggi attuale in un panorama ideologico e culturale.
Questo perché ci rediamo conto noi templari forse più di altri che in quel messaggio nascosto si trova la chiave di una nuova dimensione, di un nuovo spazio, di una nuova identità, di una via diversa in cui sono presenti quei valori che appartengono non solo ad una tradizione ma soprattutto alla nostra anima, a quel desiderio di libertà a quel desiderio di guardarci negli occhi e di sorriderci che diventa un elemento comune che da uomo a uomo, da donna a donna rappresenti quella musica con cui noi siamo abituati ad accompagnare le nostre riflessioni ed i nostri momenti spirituali. Questo momento di spiritualità io spero e mi auguro possa restare in mezzo a noi a lungo e crescere anche attraverso l’attività che il Clan Sinclair Italia può fare mediante le persone in questa realtà così importante e speciale che è Milano, vi ringrazio davvero. 


giovedì 29 ottobre 2015

Letture del Clan - Sword and the Grail By Andrew Sinclair



Based on stunning new archaeological evidence, both in the UK and the USA, The Sword and the Grail details the part played by the Order of the Knights of the Templar - here proved to be the true antecedents of the Freemansons - in the discovery of America. As they fled the authorities who wished to destroyed them, some of the outlawed Templars carried their treasure to St Clair Castle, where the knights' relics are still buried. The tomb of their St Clair Grand Master, with the Grail carved on his stone, lies in Rosslyn, the core chapel of the Masonic movement. With the help of the sea skills and wealth of the Templars, the St Clair Grand Master, tried to found a new Jerusalem in the New World, landing with 300 colonists, first in what is now Nova Scotia and then in New England, more than 90 years before Columbus.

Andrew Sinclair, a direct descendant of Prince Henry St Clair, is a leading novelist, historian and film-maker and lives in London. He did graduate work at Harvard and Columbia before teaching at Cambridge and London. His books include biographies of Jack London, Warren Harding and Che Guevera. His most recent work is the epic novel, Blood and Kin.

Letture del Clan - The Secret Scroll By Andrew Sinclair



Although references to this famous order of military knights rarely appears in standard histories of the time, a great deal of information about them can be gleaned from other, more esoteric sources, such as sculpture and architecture. Suppressed by Philip of France out of greed, the Templars were gradually driven underground in more and more European countries. Yet they continued to exist, still guarding the knowledge and relics that they had gathered for the defence of the Holy Land. It is this that connects all this to Henry St Clair, Earl of Orkney and Grand Master of the Knights Templar and discoverer of America. All of these threads come together in one extraordinary scroll still in Kirkwall which reveals in full the secrets of the Knights Templar.

lunedì 26 ottobre 2015

Diaro di un Viaggio Iniziatico. Il Presidente Tiziano Busca in Francia nei luoghi della Maddalena

 La Torre Magdala - Rennes le Chateaux

Un Viaggio Iniziatico è un percorso sospeso tra Fede e Ragione, tra Mito e Conoscenza, tra Intelletto e Cuore; è il luogo nel quale ci si mette in gioco, ma lo si fa da soli, così come da soli lo si affrontra. Un Viaggio Iniziatico è il luogo della Scelta, perchè a tutti noi, ad un certo punto, viene chiesto di scegliere chi e cosa vogliamo essere; ed è questa scelta che determina le nostre azioni quotidiane ed i valori con i quali ci rapportiamo con gli altri nel mondo.

L'iniziazione altro non è che un continuo confrontarsi, prima di tutto con se stessi e immediatamente dopo con gli altri, è un processo infinito e costante.

Questi Luoghi sono i Luoghi del Sacro ed appartengono a quell'Universo in cui le categorie dello Spazio/Tempo si annullano facilitando in tal modo il contatto con il Divino, inteso come quella particella di Divino che ogni uomo possiede dentro se stesso. 
Il Presidente alla Saint Baume scrive le sue impressioni
Il messaggio 
Tiziano Busca e Davide Bertola alla Saint Baume
Tiziano Busca e Davide Bertola alla Tomba di Maria Maddalena
Tiziano Busca alla tomba di Maria Maddalena a Saint Maximin
Tiziano Busca al Saint Pilon
A Beziers trova , accanto ai sicli dei Compagnon, la scritta Saint Clair
 Tiziano Busca a Rennes le Chateaux
Tiziano Busca e Davide Bertola a Rennes le Chateaux
 Tiziano Busca e Davide Bertola sulla tomba dell'Abbate Saunier
Tiziano Busca e Davide Bertola nello studio di Saunier
Le Parole del Presidente
 Tiziano Busca e Davide Bertola e la Pietra del Cavaliere
Tiziano Busca e Davide Bertola nella cripta della Cattedrale di Marsiglia





venerdì 9 ottobre 2015

Le Strade dell'Anima: Templarismo. Qabalah, Alchimia la locandina del convegno


La Via Gnostica Mauro Cascio, Federico Pignatelli e Morris Ghezzi ce l’hanno raccontata così:



La Massoneria ha un cuore, simbolico e rituale, che viene da lontano. Viene da una sapienzialità, una cultura dell’uomo che affonda le radici già in Egitto, poi in Grecia, prende le forme storiche del neoplatonismo, dello gnosticismo, dell’ermetismo, si organizza, in pieno Rinascimento, come la parte più nobile (ma anche quella più eretica) del nostro sapere. L’alchimia e la qabalah sono due forme storiche di questa Tradizione unica che in Massoneria, e nel Rito di York che è il rito più anziano tra quelli esistenti, si deposita in modo quasi esclusivo. Il convegno di sabato scorso – che significativamente si intitolava “La via gnostica. Pietra, qabalah, ermetismo. La Massoneria dei cercatori di senso” - ha visto dei relatori illustri come Morris Ghezzi (ordinario all’Università di Milano, saggista e Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia), il filosofo Mauro Cascio e Federico Pignatelli, studioso di Qabalah. Per dimostrare, nelle intenzioni dell’organizzatore, Tiziano Busca,  che è ora di finirla con l'indicare nella Charity il fondamento del Rito di York e che è esso è un giovane rito americano lo dice la storia: il Rito di York è il fondamento della Massoneria e la Charity è una manifestazione. Ma la Massoneria del Rito di York ha anche scopi più alti e più importanti dove orientare sforzi e ricerca.

In particolare dalle parole di Morris Ghezzi: «La Gnosi non è una parola vuota, è una parola che ha dei riferimenti storici ben precisi. La parola viene dal greco ed è la ricerca della Conoscenza che oggi nella nostra tradizione scientifica si proietta verso il futuro, nella tradizione antica invece si proiettava verso il passato. Pensiamo a Platone: la Conoscenza risiedeva all’origine e poi si è perduta strada facendo».



Per chi se lo fosse perso ecco il link per ascoltare l’intervento di Morris Ghezzi: